La Corte europea di Giustizia ha stabilito nella sentenza di oggi a Lussemburgo che le informazioni relative all'ubicazione di colture Ogm devono essere rese pubbliche e non possono per nessun motivo tenute nascoste dalle autorità. La sentenza odierna, riguarda l'interpretazione della normativa Ue del 2001 sull'emissione deliberata di organismi geneticamente modificati nell'ambiente, per quanto riguarda sia le coltivazioni sperimentali in campo aperto che quelle commerciali. La controversia era nata dalla vicenda del francese Pierre Azelvandre, che aveva inoltrato richiesta alle autorità locali e alla Commissione francese per l'accesso ai documenti amministrativi, di conoscere l'ubicazione delle sperimentazioni di Ogm effettuate nel territorio del suo comune in Alsazia. La Commissione si era pronunciata contro la comunicazione dei dati, il Consiglio di Stato francese, investito della controversia, si era rivolto alla Corte europea, che ha risposto: "l'informazione relativa al luogo dell'emissione in nessun caso può rimanere riservata". In merito alla sentenza è intervenuto Vincenzo Galizia Presidente nazionale del Fronte Verde “dalla Corte europea di Giustizia, oggi è arrivata un’ottima notizia, che permetterà di non rimanere segretamente nascosti nell’ombra i campi di Ogm in tutti gli Stati dell’Unione Europea. Si è fatta finalmente chiarezza su una controversia che durava da diversi anni, dimostrando che il diritto di informazione ha la precedenza sugli interessi commerciali”.