27/03/10

Regionali Lazio, Vincenzo Galizia (Fronte Verde): "elezioni falsate. Continueremo battaglia per la democrazia"

Roma, 27.03.10 - Giovedì si è concluso, momentaneamente, il "caos liste" dinanzi al TAR del Lazio, con il rigetto, tra gli altri, anche del ricorso della nostra lista "Lega Italia – Fronte Verde", assistita dagli avvocati Paolo Pittori, Marco Lavitola e Carlo Contaldi La Grotteria. Dopo aver ottenuto lo scorso 11 marzo dallo stesso TAR, la riammissione della nostra lista nella provincia di Roma, avevamo proposto una nuova impugnazione volta a censurare l’errata applicazione delle regole elettorali da parte della Regione, non solo nei confronti della nostra lista ma nei confronti dell’elettorato tutto, cosa tanto più grave perché totalmente soffocata dalla stampa. In particolare, la Regione ha errato nell’individuare un numero di sottoscrizioni eccessivo a quello previsto dalla legge per la presentazione delle liste nel caso di scioglimento anticipato del Consiglio regionale. Il mancato dimezzamento delle firme - dichiara Vincenzo Galizia Presidente nazionale del Fronte Verde Ecologisti Indipendenti - ha quindi di fatto falsato l’elezioni, viziando l’intero procedimento elettorale di cui si è chiesto e si chiederà l’annullamento, perché la competizione elettorale avrebbe potuto vedere altri candidati, liste, apparentamenti; in altri termini diverso sarebbe stato certamente l’elettorato passivo oggetto del voto degli elettori; diverso quindi il voto degli elettori stessi. Nello specifico, nella provincia di Frosinone, la nostra lista pur avendo raccolto 980 firme, non le aveva depositate presso l’ufficio elettorale, fidandosi delle istruzioni integrative, elaborate dalla Regione, a mente delle quali servivano almeno 1.000 sottoscrizioni. “Il TAR, probabilmente, anche in ragione dell’imminenza del voto, non ha accolto la nostra domanda cautelare - continua la nota di Galizia - l'ordinanza pronunciata dal TAR, si fonda su un tecnicismo giuridico paradossale, cioè quello di depositare le firme raccolte, seppure inferiori a quelle indicate dalla Regione e farsi escludere, solo allora quindi sarebbe stato "legittimato" a lamentarsi. Inoltre, altro paradosso, per il TAR non si dovevano seguire le istruzioni emanate dalla Regione, ma la legge, anche se la Regione con tali istruzioni confondeva e forviava chi doveva presentare le liste stesse”. La nostra battaglia per la democrazia e il pluralismo non si ferma qui, la seconda e decisiva udienza è fissata al 6 maggio, quando cercheremo di sovvertire l’esito di giovedì e far riaprire la competizione elettorale, non per noi ma per tutti gli elettori. Intanto, vista l'illegalità palese di queste elezioni, noi del Fronte Verde Ecologisti Indipendenti, per quanto riguarda le regionali del Lazio, optiamo per l'astensione conclude la nota del leader del Fronte Verde.