Roma 09.10.10 - Agguato in Afghanistan quattro morti ed un ferito tra gli alpini italiani del 7° Reggimento di Belluno, della Brigata "Julia", vittime di una imboscata al ritorno di una missione nella valle del Gulistan situata nella provincia di Farah. I militari erano a bordo di un blindato Lince, in servizio di scorta ad un convoglio di 70 camion civili. Nell'attentato hanno perso la vita il primo caporal maggiore Gianmarco Manca (nato ad Alghero il 24 settembre 1978); il primo caporal maggiore Francesco Vannozzi (nato a Pisa il 27 marzo 1984); il primo caporal maggiore Sebastiano Ville (nato a Lentini, provincia di Siracusa, il 17 settembre 1983) e il caporal maggiore Marco Pedone (nato a Gagliano del Capo, in provincia di Lecce, il 14 aprile 1987). Il militare rimasto ferito è il caporal maggiore scelto Luca Cornacchia (nato a Pescina, in provincia dell'Aquila, il 18 marzo 1979), il quale «é cosciente, ha riportato ferite a un piede e traumi da esplosione ma non è in pericolo di vita». In merito alle gravi notizie provenienti dall'Afghanistan è intervenuto Vincenzo Galizia Presidente nazionale del movimento "Fronte Verde Ecologisti Indipendenti" che ha dichiarato: «esprimiamo il nostro cordoglio ai famigliari delle vittime dei militari caduti oggi. Purtroppo questa missione di "pace" continua ad essere una vera e propria guerra, che vede ancora una volta i nostri soldati uccisi. Con oggi siamo arrivati a 34 vittime nell'Afghanistan quasi come in Irak dove sono stati 35. Un bilancio che deve far riflettere il Governo italiano a prendere l'unica decisione sensata, quella di un ritiro graduale, ma con inizio immediato, del nostro contingente».