Roma, 16.03.09 - Sull'ipotesi ventilata dagli Stati Uniti d'America, di installare a Niscemi, un comune della provincia di Caltanisetta, una delle stazioni di controllo terrestre chiamato "MUOS" (Mobile User Objective System), un sofisticato sistema di comunicazione satellitare ad altissima frequenza (UHF) delle forze armate USA, con il compito di coordinare comandi dell'esercito, della marina e dell'aeronautica statunitense, è intervenuto Vincenzo Galizia Presidente nazionale del Fronte Verde Ecologisti Indipendenti che ha dichiarato: «chiediamo al Governo di non concedere alle forze armate americane, l'installazione del sistema MUOS, per altro a soli 3 km dal centro abitato di Niscemi, per i tanti rischi che questa stazione porterebbe alla salute dei cittadini niscemesi e per l'alto rischio ambientale per un area di pregio che ha una riserva naturale e un sito di interesse comunitario». - Il Presidente del movimento del "Girasole" continua il suo intervento - «bisognerebbe ricordare ai nostri governanti, che gli americani dalle loro parti, installano simili sistemi in zone desertiche e non vicino ai centri abitati, come vorrebbero fare da noi, proprio per i molteplici rischi per la salute della popolazione vicina ad installazione simili, che subiscono l'effetto delle onde elettromagnetiche procurate dal sistema, come possibili mutazioni genetiche, leucemie, linfomi, cancro, tumori, così come citato da oncologi americani. Inoltre le onde penetrano nel cervello da 0.5 a 1 cm danneggiando gli occhi, il sangue e i microrganismi. Altre conseguenze possono essere sterilità e aumento di aborti. Per tutto questo l'installazione del MUOS a Niscemi è una vera e propria follia, che il governo italiano deve assolutamente evitare».